Opportunità per le imprese con la certificazione accreditata secondo la norma ISO 38200, in un mercato in cui crescono la sensibilità verso i temi ambientali e la richiesta di informazioni sull’origine del legno utilizzato nei prodotti in commercio.
“Chain of Custody”, letteralmente “catena di custodia”: si chiama così il sistema delineato dalla certificazione secondo la norma ISO 38200 che sarà rilasciata da organismi accreditati, al fine di consentire la tracciabilità del legno e dei prodotti a base di legno in ogni fase della catena di approvvigionamento, dall’origine fino al prodotto finito.
Nella filiera del legno/carta, che vede la partecipazione di molti attori e l’impiego di diverse tipologie di legno, la tracciabilità rappresenta una sfida e al tempo stesso un fattore chiave per una crescita sana dell’intero settore.
Per l’impresa che voglia dimostrare la gestione responsabile delle risorse e la loro provenienza “legale”, la certificazione secondo lo standard internazionale ISO 38200 permette di applicare un metodo rigoroso e affidabile, finalizzato a conoscere l’origine dei materiali e a privilegiare, tra i vari disponibili, quelli provenienti da fonti autorizzate.
“La possibilità di rintracciare la diversa origine del legname” – dichiara Jorge E. R. Cajazeira, Presidente del comitato ISO/PC 287 che ha sviluppato lo standard – “contribuisce a evitare l’ingresso di legnami provenienti da fonti illegali nella catena di approvvigionamento, e fornisce un quadro comune che consente agli attori della filiera di parlare la stessa lingua”.
In dettaglio, la certificazione, rilasciata da organismi accreditati secondo la norma ISO/IEC 17065 per prodotti e servizi, interessa le aziende della filiera legno/carta a partire dalla fase successiva all’abbattimento e riguarda tre categorie di prodotti, ovvero legno e prodotti a base di legno; sughero e prodotti a base di sughero; materiali lignificati diversi dal legno, come il bambù, e loro prodotti.
La norma ISO 38200 consente di stabilire se il materiale impiegato è “verificato” (mediante prove di conformità ai requisiti di un Sistema di Dovuta Diligenza – DDS); “specificato” (il materiale risponde a requisiti specifici, documentati e resi pubblici, stabiliti dalle organizzazioni); “certificato” (il materiale soddisfa i requisiti di un particolare schema di certificazione); “riciclato” (recuperato o deviato dal flusso dei rifiuti).
La certificazione accreditata secondo la norma ISO 38200 rappresenta quindi un importante strumento a sostegno di un mercato sempre più sicuro e di una gestione responsabile delle risorse.
fonte: Accredia